“il mondo deve essere romanticizzato, così si ritrova il senso dell’Originario ... Nel momento in cui dò a ciò che è consueto un aspetto di mistero, al noto la dignità dell’ignoto, al Finito, un’apparenza Infinita, io lo rendo Romantico "
Novalis - poeticismi 105, Opera Filosofica
Site Specific Project nell'ambito del Festival "L'Uomo che cammina"
Eremo della Pietra di Bismantova, Castelnovo nè Monti (RE) - Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
curated by F.Baboni e S.Taddei - music by Matteo Pagani
Il progetto è un percorso, suddiviso in 4 momenti scanditi, che si manifestano principalmente in altrettante opere pittoriche esposte nella sala principale dell’Eremo; questo percorso va in una direzione di metamorfosi del soggetto, da una visione reale e “normale” di esso, fino ad una sua trasfigurazione, attraverso alcuni momenti importanti. Il tema d’insieme è un invito a cambiare atteggiamento verso ciò che si vede e che si vive, dedicandogli più lentezza, attenzione ed introspezione; ciò che è un qualcosa di solito e concreto può diventare oggetto di riflessione interiore, può essere una Rivelazione, non solo di sguardo più attento e personale, ma può essere soprattutto un passaggio ad un pensiero riflessivo più profondo verso ciò che si ha di fronte, verso l’ambiente, ma soprattutto di consapevolezza di sè; un riscoprire quell’anima profonda delle cose, il senso dell’Originario attraverso un Cammino di ricerca.
Il formato verticale delle immagini indica volutamente questo, e il taglio di uno sguardo prospettico verso l’alto allude a questo percorso che è principalmente un’allusione ad un’Ascesa, non solo visiva ma metaforica.
Il percorso visivo è poi completato da una serie di “Pagine di Diario” e un Video, installati nei vari ambienti dell’Eremo, che tramite immagini, parole e musica, hanno l’intento di creare un accompagnamento di senso complessivo e stimolare riflessioni sui visitatori. Il progetto è completato dall'evento "Camminata Esperienziale" in cui l'autore ha guidato i visitatori sulla sommità della montagna, raccontando e condividendo racconti di esperienze di Cammini e Percorsi sia in senso reale che metaforico.
The project is a path, divided into 4 punctuated moments, which are mainly manifested in as many pictorial works exhibited in the main hall of the Hermitage; this path goes in a direction of metamorphosis of the subject, from a real and "normal" vision of it, to its transfiguration, through some important moments. The overall theme is an invitation to change attitude towards what is seen and experienced, dedicating more slowness, attention and introspection; what is something usual and concrete can become an object of inner reflection, can be a Revelation, not only of a more attentive and personal look, but can above all be a passage to a deeper reflective thought towards what is in front of you, towards the environment, but above all of self-awareness; a rediscovery of that deep soul of things, the sense of the Original through a Journey of research.
The vertical format of the images intentionally indicates this, and the cut of a perspective look upwards alludes to this path which is mainly an allusion to an Ascent, not only visual but metaphorical.
The visual path is then completed by a series of "Diary Pages" and a Video, installed in the various rooms of the Hermitage, which through images, words and music, have the intent to create an accompaniment of overall meaning and stimulate reflections on the visitors. The project is completed by the "Experiential Walk" event in which the author guided the visitors to the top of the mountain, telling and sharing stories of experiences of Walks and Paths both in a real and metaphorical sense.