Courmayeur , Val Ferret, baite Maison de Judith, a cura di Art Mont Blanc, Glorianda Cipolla e con il patrocinio del FAI
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I dittici e i trittici sono composti da accostamenti di acquerello e fotografia, quest’ultima comunque sottoposta successivamente a una manipolazione tramite pittura a tecnica mista. Essi cercano di indagare e proporre l’ambiente specifico del Monte Bianco, in una situazione ambivalente tra oggettiva ed evocativa; la parte fotografica è un rimando al dato reale, alla suggestione visiva, all’imponenza della montagna, ma che nella sua continuazione su tonalità ariose e luminose date dall’acquerello, sfuma e diventa immaginazione, suggestione, esperienza interiore. Viceversa si può leggere l’insieme dell’opera come una materializzazione di un desiderio, di un bisogno o di un’occasione, che da accennato, alluso, emerge prepotentemente e diventa realtà visibile, realizzazione di un sogno.
The diptychs and triptychs are composed of combinations of watercolor and photography, the latter however subsequently subjected to manipulation through mixed media painting. They try to investigate and propose the specific environment of Mont Blanc, in an ambivalent situation between objective and evocative; the photographic part is a reference to the real data, to the visual suggestion, to the grandeur of the mountain, but which in its continuation on airy and luminous tones given by the watercolour, fades and becomes imagination, suggestion, internal experience. Conversely, the overall work can be read as a materialization of a desire, a need or an opportunity, which from being hinted at, alluded to, forcefully emerges and becomes visible reality, the realization of a dream.